Circolare Settembre 2017 - ce l‘abbiamo fatta!

Ce l'abbiamo fatta!

Con 110,068 Euro abbiamo raggiunto l'obiettivo: 110.000 Euro raccolti "Dal Basso" entro l‘ 01.09.2017! Ora il finanziamento statale del film è assicurato e siamo sicuri che il film verrà realizzato.

Da quando il progetto ha visto la luce,  un anno fa, molte centinaia di cittadini impegnati hanno donato una media giornaliera di 318 euro. Alcune anche 3 o 4 volte per aiutare ed essere sicuri che l'obiettivo venisse raggiunto.

 Tanta solidarietà e impegno altruista sono una grande forza. Ci danno coraggio. Individualismo e concorrenza hanno ora un forte avversario: l’unione delle nostre forze!

 Questo ci fa sperare che altri cittadini si uniranno a questo progetto. Infatti,  110.000 Euro garantiscono il completamento del film, ma solo se il lavoro sarà su base volontaria.
Quando il film sarà finito avremo bisogno di altri 50.000 euro - tutti insieme 160.000 euro - in modo che tutti coloro che sono coinvolti nella produzione possano essere pagati secondo le linee guida sindacali.

 Lavoratori in balìa del mercato in una democrazia conforme al mercato

La cancelliera tedesca Angela Merkel già l‘1.09.2011 aveva coniato il neologismo quanto mai appropriato "democrazia conforme al mercato". Un esempio di questo è l'EMA (Agenzia Europea del farmaco) che ha sede a Londra e per la quale a causa della Brexit, si cerca una nuova sede.
Si tratta davvero di un'agenzia molto importante. Senza la sua approvazione, non è possibile vendere medicinali nell'UE. L'EMA può inoltre revocare in qualsiasi momento la sua approvazione e proibire farmaci. Questa dovrebbe dunque essere un'istituzione forte e indipendente che ci protegge da farmaci nocivi.

 Il controllore finanziato da coloro che dovrebbe controllare

La reale capacità di questo organismo di proteggere la nostra salute può essere vista a partire dal suo budget: 300 milioni di euro. Solo il giro d'affari della società farmaceutica Bayer è di circa quindici miliardi di euro ed è quindi cinquanta volte più grande. Il budget di 300 milioni di euro, è finanziato dall’UE solo per il 15% , il restante 85% è finanziato dall'industria farmaceutica. Stenterete a crederci: il controllore è finanziato da coloro che deve controllare. È come mettere una volpe a proteggere il pollaio!

 Le porte girevoli

Vincenzo Salvatore è stato il capo del dipartimento legale dell'EMA. E‘ poi passato allo studio legale Sidley Austin, che consiglia alle aziende come eludere le regole dell'UE. Il successore di Salvatore nel dipartimento legale dell'EMA, Stefano Marino, arriva dalla società farmaceutica Sigma-Tau. L'amministratore delegato della EMA Thomas Lönngren si è trasferito alla direzione di una società farmaceutica .....

 Mercati orientati alla democrazia invece di democrazia orientata al mercato

L'agenzia europea del farmaco è  un paravento che nasconde il fatto che in realtà le industrie farmaceutiche la fanno da padrone? Un'Unione europea che permette ciò non dovrebbe stupirsi quando i cittadini si allontanano! Invece di una democrazia orientata al mercato, abbiamo bisogno di un mercato equo e democratico che escluda tutte le forme di dominio delle multinazionali. Facciamo appello a tutti voi: aiutateci a realizzare il film "In balìa del mercato ". Facciamo crescere la solidarietà per non affondare concorrendo tra di noi mentre i ricchi diventano sempre più ricchi.


Circolare Luglio 2017 - l'Europa dovrebbe alzare la voce!

Un grido dovrebbe risuonare per l’Europa

 Un paese dell'UE dopo l'altro sta rubando – pezzo per pezzo - i diritti fondamentali del lavoro. In Germania i venditori di H & M o i corrieri di Foodora restano in standby quasi tutto il giorno sei giorni della settimana e lavorano le 10 o 15 ore garantite a settimana,  per una miseria. Dal momento che la troika ha decretato la radicale riduzione dei diritti del lavoro in Grecia, Portogallo e Spagna, si lavora per soli 3 Euro l’ora- senza alcuna protezione dal licenziamento. Mancava solo la Francia.
Una metà degli elettori (57%) ne ha avuto abbastanza di votare "a prescindere da chi votiamo, si tratta delle stesse politiche neo-liberiste".

Tuttavia la maggioranza degli elettori ha dato  semaforo verde alla stella giovanile del banchiere Rothschild Emmanuel Macron, affinché le difese contro i licenziamenti e la contrattazione collettiva anche in Francia diventassero presto un ricordo del passato.

I giornali proclamano che finalmente cesserà la stagnazione delle riforme, come se la privazione dei diritti fosse il miglior miglioramento possibile.

 per citare il poeta Berthold Brecht "Solo il più stupido dei vitelli vota per il proprio macellaio". La promessa di Macron che salari più bassi,  forza lavoro sempre disponibile, dimezzamento della tassa sulle proprietà e abolizione delle imposte sulle transazioni di capitale, incoraggeranno gli investimenti e l'economia, sembra per molti coerente.

 E’ quanto già è stato attuato in Germania: il lavoro deregolamentato è più economico, aumenta i profitti delle imprese e attira gli investimenti - ma solo finché i paesi vicini non si uniscono anche loro in questa competizione rovinosa! Quando tutto il lavoro dell'UE sarà più “economico” potrà esserci solo un risultato: tutti coloro che dipendono da un salario da lavoro dipendente diventeranno più poveri e avranno  meno diritti, mentre i padroni del capitale saranno più ricchi. In tempi come questi di politica del tasso di interesse a zero (Zirp: zero interest rate policy) (*), ciò significa una cosa sola:  gli investimenti più lucrativi e sicuri si trovano nel settore immobiliare. A causa di ciò, i prezzi delle proprietà e degli affitti aumentano in maniera continua e veloce dove c'è più lavoro. Per le persone con famiglie dipendenti da salari insicuri e in calo, si tratta di un vero disastro! Per Richard Gnodde responsabile europeo per Goldman Sachs c’è motivo di festeggiare: "i mercati amano Angela Merkel", dice adesso. Lei è la garanzia del boom dei mercati immobiliari e delle borse valori.

 Questo "progresso" ci porterà nel baratro

Non possiamo più restare a guardare semplicemente mentre i cittadini europei  continuano a perdere la loro sicurezza sociale e vengono indotti a concorrere gli uni contro gli altri, in sempre più settori della loro vita.


Circolare Giugno 2017 - un colpo neoliberista

Macron vuole arrivare fino in fondo

Il neoeletto presidente francese Emmanuel Macron, subito dopo il voto ha iniziato ad affrontare quello che considera il punto focale del suo programma economico: la deregolamentazione del mercato del lavoro, obiettivo secondo lui solo parzialmente raggiunto quando era Ministro dell’economia durante il mandato di François Hollande. Il suo obiettivo è seguire l’esempio tedesco e possibilmente superarlo. Il progetto, del quale si è intestato la responsabilità, è di grande impatto anche per il resto d’Europa. Ha annunciato che la legge quadro sarà adottata entro l’estate – quando i cittadini francesi sono in vacanza. Sarà valida senza voto del Parlamento, i dettagli saranno poi definiti da decreti ministeriali. Il suo addetto stampa ha aggiunto che nessuno ha il diritto di bloccare la Francia - cosa comunque difficile nei mesi estivi.

 Un colpo di stato neoliberista

Nei prossimi paragrafi cercheremo di spiegare quali conseguenze pesanti ci saranno per la Francia e l’Europa.

 Prima però vorremmo ringraziare di cuore tutti quelli che sinora hanno contribuito alla realizzazione di “In balìa del mercato”.  La quota raggiunta con il finanziamento dal basso è 88.292 euro! Questo ci fa pensare che riusciremo entro il primo Luglio a raccogliere i 21.718 euro mancanti per ottenere il finanziamento statale.

 Lavoratori in balìa del mercato anche in Francia?

Da una parte Macron vuole disfarsi delle tutele contro i licenziamenti per poter semplificare le procedure di dismissione e ridurre il costo del lavoro. Dall’altra, e questo è il cuore del progetto, vuole spezzare il potere dei sindacati e i contratti collettivi nazionali. Dopo le leggi sulla deregolamentazione del mercato del lavoro dell’anno scorso è già possibile contrattare l’orario lavorativo non a livello collettivo ma azienda per azienda. In futuro sarà possibile anche contrattare altro, ad esempio il salario, direttamente tra i rappresentanti dei lavoratori e la singola azienda. Solo il sindacato che rappresenterà il 50% dei lavoratori potrà prendere parte ai negoziati. Se ciò avverrà, non soltanto verranno esclusi i sindacati minoritari, ma si indebolirà il sindacato nel suo insieme e i contratti nazionali.

 Superare la Germania, il campione mondiale di esportazioni?

In Germania la deregolamentazione del mercato del lavoro voluta dal cancelliere Schröder ha ridotto fortemente il costo del lavoro consentendo agli esportatori di entrare in nuovi mercati con prezzi più bassi. Macron è deciso a superare la Germania deregolamentando ancora di più?

 La Germania: un esempio pericoloso

Il grafico qui sopra mostra chiaramente il divario tra i risultati positivi del settore delle esportazioni tedesco - considerato da tutti come un vero modello per l'economia - e il destino dei lavoratori. A differenza dei loro colleghi di tutti gli altri paesi sviluppati, hanno subito un rilevante ​​calo dei salari (la metà della fascia salariale più bassa ha subito una perdita tra il 13,1 e il 23,1%). Le aziende crescono, ma sempre più lavoratori con un alto livello di istruzione sono costretti a fare 2 o 3 lavori precari, spesso solo per poter pagare l'affitto in costante aumento.

 La concorrenza rovinosa dei leader delle esportazioni

 Voler seguire a tutti i costi l'esempio tedesco avrà conseguenze fatali. Non tutti i paesi possono essere leader nelle esportazioni. Un paese con un'eccedenza di esportazioni ha bisogno che altri paesi importino ciò che essi esportano. Se la Francia inizierà a minacciare le economie vicine a colpi di salari da fame (anche Spagna, Italia e Grecia stanno cercando di fare lo stesso), ci perderemo tutti. Ovunque, i redditi caleranno, e i lavoratori perderanno diritti e sicurezza. Tutti corteggiano i mercati, così i cosiddetti investitori possono sperare rendimenti massimi attraverso salari al livello più basso – questa competizione può solo portare impoverimento e privazioni a noi cittadini europei.

 Questa situazione non è voluta dal fato

Non restiamo a guardare mentre quasi tutti i cittadini europei perdono garanzie e vengono spinti a competere tra loro in ogni campo. Le alternative ci sono, se sapremo riconoscere qual è il nostro vero interesse. Il film “In balìa del mercato” vuol essere uno strumento per sfuggire a questa spirale negativa.

 Ce l’abbiamo quasi fatta: aiutateci a concludere il nostro film! Contribuirà a rafforzare la solidarietà e ad evitare che sprofondiamo in una competizione inutile tra di noi, mentre i ricchi diventano sempre più ricchi.


Circolare Marzo 2017 - Falso e brutale

Nel corso dei recenti negoziati per concedere nuovi prestiti alla Grecia non è mai stato davvero chiarito cosa ci fosse davvero in ballo. In tutto il paese non ci sono più  contratti collettivi di lavoro ad eccezione che nel settore della fornitura di energia, ancora sotto il controllo statale. Altrimenti chiunque cerchi lavoro deve contrattare singolarmente il proprio salario col datore di lavoro – considerando il fatto che la disoccupazione è al 26% (e per i giovani al 40%) significa che il padrone detta le condizioni. Ora Schäuble e il Fondo Monetario Internazionale stanno cercando un ulteriore taglio delle pensioni e la privatizzazione finale del settore dell’energia come condizione per garantire futuri prestiti. Saranno persi anche lì altri accordi salariali. E prezzi più alti per elettricità e gas aumenteranno la povertà in questo paese che è già stato spremuto fino all’osso.

 Falso e brutale

Perchè in questo paese nessuno parla di come quella che è oggi la Grecia altamente indebitata sia finita in questa trappola del debito sovrano? Il film „Chi salva chi“ dimostra che i fondi derivanti dalla manovra di salvataggio del Marzo 2012 alla quale è stato costretto il paese, per un valore di oltre 250 miliardi di €, sono stati utilizzati quasi esclusivamente per salvare le banche del mondo. Se la Grecia non fosse stata costretta ad accettare questa manovra di salvataggio delle banche, il debito sovrano greco si aggirerebbe intorno al 72% del PIL – più o meno come quello tedesco! Ma col salvataggio forzato le nazioni europee oggi possono essere trattate come colonie, dove si possono attuare tutti gli esperimenti neoliberisti sognati da Schäuble e dal Fondo Monetario Internazionale.

La follia imperversa nel mondo

Un mercato del lavoro totalmente deregolamentato, che lascia in primis i lavoratori senza speranza, sembra il modello da seguire per gli USA. Il ministro del lavoro voluto da Trump Andrew Puzder, milionario e proprietario di una catena di fast food, è sempre stato contrario al salario minimo. Ora deve fare un passo indietro e lasciare la carica a causa di una polemica sorta per aver dato impiego ad un’immigrata clandestina, e non a causa delle sue opinioni in merito alla regolamentazione del mercato del lavoro. E’ improbabile che il suo successore sia diverso. Il governo Trump ha già fatto sapere che farà ribaltare le regole centrali del mercato finanziario. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung che difficilmente può essere accusato di essere ostile nei confronti delle imprese ha dichiarato al riguardo: "Ora le banche - che sono più grandi che mai - saranno libere di agire come mai prima d'ora. E in caso di emergenza, avranno i loro amici alla casa bianca. Questo è qualcosa di veramente spaventoso ".

 I regolamenti rappresentano i limiti e le responsabilità delle grandi imprese nei confronti della società. Chiunque si liberi da tali norme si diffonderà solo miseria e disperazione.

 "Ma in Germania stiamo meglio"

Nel 2003 il governo rosso-verde di Gerhard Schröder è stato il primo in Europa a deregolamentare il mercato del lavoro, riducendo i diritti dei lavoratori tramite nuove forme di precarietà nel tempo, nella durata,   nella retribuzione e nella stessa titolarità del rapporto di lavoro. Questo è stato molto vantaggioso per l'industria di esportazione tedesca. La Spagna, la Francia, il Portogallo e la Grecia con le loro settimane di 35 ore, l'Italia con le sue rigide regole sulla sicurezza del lavoro, non erano in grado di tenere il passo allora, e non sono in grado di farlo nemmeno oggi. E noi tedeschi, stiamo meglio rispetto al passato? La maggior parte di noi no. La vita, in particolare per i giovani, è più stressante e precaria.  E non è meglio per gli altri cittadini europei. Nel 2010 l'Unione europea ha tenuto il "semestre europeo". Gli stati si sono impegnati a  ridurre i benefits legati al lavoro e a creare migliori condizioni di lavoro per le aziende – con sanzioni da parte dell’UE a chi non si fosse adeguato.  La Commissione Europea tiene sotto controllo tutti i 28 paesi membri dell'UE con audit annuali. Essi intervengono nel mercato del lavoro e nelle politiche del mercato del lavoro, non solo in Grecia, Cipro, Spagna, Finlandia e Portogallo. Anche Italia e Francia sono state spinte a riformare radicalmente le leggi che regolamentavano il loro mercato del lavoro.

 Dobbiamo sollevarci contro questa deregolamentazione generale!

La maggior parte dei cittadini europei hanno perso in termini di sicurezza sociale e sono stati spinti a competere l'uno contro l'altro sotto ogni aspetto della propria vita. Ma non è vero che non c’è alternativa. La democrazia può avere una chance solo se i cittadini comprendono il loro interesse. "In balia del mercato” può essere uno strumento per raggiungere lo scopo.


Circolare Febbraio 2017 - 8 uomini possiedono la stessa ricchezza della metà del pianeta

Al giorno d'oggi, i potenziali datori di lavoro della maggior parte delle persone in cerca di occupazione sottolineano che "è necessario per risparmiare denaro". Il lavoro a tempo indeterminato retribuito secondo le tariffe normali è considerato troppo costoso e poco flessibile. La maggior parte delle aziende attua un programma dopo l’altro di tagli alle spese, partendo sempre dai tagli al personale. Questo è vero anche per la maggior parte dei comuni e degli altri enti pubblici. Come nel settore della sanità pubblica e dell’assistenza agli anziani, dove l'outsourcing e il lavoro temporaneo sono utilizzati ovunque possibile – e talvolta anche dove non sarebbe possibile. 3,1 milioni di tedeschi possono tenersi a galla solo facendo più lavori (multijobbers). 7,5 milioni guadagnano meno di 10 euro all'ora di salario lordo.

 La fine del lavoro?

E’ universalmente riconosciuto che per effetto della digitalizzazione e dell'industria 4.0, sempre più posti di lavoro stanno scomparendo, e il lavoro stesso corre il pericolo di scomparire, in un'epoca di digitalizzazione.

 NO, non è il lavoro che va scomparendo!

Chi va in un ospedale, chi invecchiando ha bisogno di più assistenza, si accorge che il personale in servizio è stato ridotto ovunque, così che diventa difficile ricevere un trattamento dignitoso.

I genitori sono in difficoltà perché i servizi per l’infanzia sono costantemente sotto organico: parliamo di asili nido, materne, aree gioco vigilate e scuole pubbliche. L’elenco può continuare all'infinito. Nuove assunzioni sarebbero urgenti ovunque.

 E’ solo il finanziamento dei posti di lavoro che sta progressivamente venendo a mancare

Come è potuto accadere che nel corso degli ultimi 20 anni, i soldi per i lavori necessari sono a poco a poco diventati più rari? Si è trattato di circostanze inevitabili? No, non è un caso che allo stesso tempo una crescente disparità sia diventata uno dei maggiori problemi della nostra società.

 I ricchi diventano sempre più ricchi

Gran parte della popolazione vive in condizioni di vita precarie. Oxfam - organizzazione che si dedica alla lotta contro la povertà in tutto il mondo - ha osservato da alcuni anni un aumento della disuguaglianza. Nel 2014 Oxfam ha realizzato un'immagine significativa per rappresentare ciò: ha riempito un autobus con le 85 persone più ricche della terra che possiedono collettivamente più beni della metà più povera del pianeta. La dimensione del bus diminuisce di anno in anno. Al giorno d'oggi un minivan sarebbe sufficiente per gli 8 uomini più ricchi - e sì, sono tutti maschi! - che possiedono tanto quanto i più poveri 3,6 miliardi di abitanti del pianeta.

 I migliori profitti derivanti dal lavoro hanno finito per beneficiare le persone più ricche
Il vincitore del premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz ospite sul quotidiano Frankfurter Allgemein ha sottolineato, durante il Forum economico di Davos di quest'anno, che un miliardario che si vanta di non aver pagato le tasse per quasi 2 decenni è appena diventato presidente degli Stati Uniti.  Un'impresa come Apple paga le tasse solo sullo 0,005 per cento dei suoi profitti. 

In quasi tutte le imprese ora è diventato comune l'uso di paradisi fiscali per "ottimizzare" le tasse che pagano. Come sorprendersi allora del fatto che i comuni non hanno abbastanza reddito tassabile a loro disposizione per essere in grado di pagare per l'assistenza sanitaria e l'istruzione pubbliche? Come sottolineato da Stiglitz, quando i paesi stessi competono uno contro l'altro in materia di fiscalità, allora è una corsa al ribasso in cui noi cittadini tutti, siamo i perdenti .
Le banche sono legalmente autorizzate a generare il loro profitto principalmente da speculazioni. Ma ciò, comunque, permette ai più ricchi di accaparrarsi la ricchezza della società. Anche questo è il motivo per cui non ci sono abbastanza soldi per remunerare dignitosamente lavori essenziali.

 Fermare la redistribuzione del reddito dal basso verso l'alto

sarebbe possibile se le imprese fossero costrette a pagare le tasse in base ai loro profitti, se potessimo costringere i governi dei paesi a desistere dall’attuale inaccettabile concorrenza fiscale, se i ricchi fossero finalmente tassati il giusto.

Il film "in balìa del mercato" potrebbe essere uno strumento verso il raggiungimento di questo obiettivo.


Circolare Dicembre 2016

 Più di 500 persone hanno già dato il loro supporto al film "In balìa del mercato", siamo a 41.300 Euro! Vi ringraziamo per la vostra fiducia - è un bell‘inizio! Ma c’è di più: Il film sarà premiato con un ulteriore somma di 131.000 € dalla Film Commission tedesca. Tuttavia c’è una condizione: Dobbiamo raccogliere un somma di

110.000 Euro entro l‘ 1 luglio 2017 come raccolta dal basso.

Poi verrà dato il sostegno ufficiale che sarà sufficiente a sostenere pienamente la realizzazione del film!

In quasi tutto il mondo avanzano la demagogia razzista e il ritorno ai cosiddetti valori nazionali. Perché sempre più persone vengono lasciate indietro dalle politiche neoliberiste, che di „libero“ hanno solo il nome. Queste persone stanno portando al potere politici come Donald Trump, che intende abbassare le tasse alle aziende dal 35% al ​​15%, cancellare il servizio sanitario pubblico, deregolamentare ulteriormente lo sfruttamento del petrolio e il fracking, e il ricorso alle armi nucleari ( "perché non usarle se le abbiamo?" ha dichiarato). Costui farà si che coloro che sono stati lasciati indietro divengano ancora più poveri e vivano difficoltà ancora maggiori. In Europa abbiamo corso il rischio di veder vincere Norbert Hofer (FPÖ), politicamente vicino a Trump; lo stesso rischio lo avremo l‘anno prossimo con Marine Le Pen (Fronte Nazionale) in Francia. Tutti loro fanno appello al desiderio diffuso di tornare ai cosiddetti tempi migliori degli stati nazionali del passato.

Certo alcune cose erano meglio Negli anni del secondo dopoguerra a causa dei danni enormi causati dalla guerra, l'industria non ha avuto problemi: c'era molto da ricostruire e da espandere. Inoltre a causa della concorrenza del sistema sovietico, anche i lavoratori hanno goduto di questa rapida ripresa. E‘ nata così l'economia sociale di mercato. L’occupazione e il consumismo hanno stimolato la domanda. Tuttavia, non appena i rendimenti e la crescita economica sono calati, i proprietari del capitale hanno annullato il patto con i lavoratori. Al più tardi a partire dagli anni Novanta hanno perseguito la deregolamentazione, l'espropriazione dei beni pubblici e la redistribuzione dal basso verso l'alto.

Prospettive di una Società solidale

Nei nostri precedenti film dal basso, abbiamo già affrontato il tema delle politiche neoliberiste di privatizzazione dei beni pubblici e della redistribuzione dal basso verso l'alto attraverso il potere dei mercati finanziari. Con il film "In balìa del mercato " stiamo ora cercando di far luce sui cambiamenti radicali che avvengono all'interno della nostra società e delle nostre vite. Mentre i ricchi sono sempre più ricchi, masse impoverite di cittadini competono tra di loro per assicurarsi la loro fetta di una torta che diventa sempre più piccola. Certo è difficile unire persone che stanno esaurendosi in una competizione sempre crescente, ma la solidarietà dei singoli è l'unico modo per fermare la crescente divisione della società. Bernie Sanders con la sua utopia di una società basata sulla solidarietà sarebbe stato il più reale e forse la più valida alternativa al Trump. Il film "In balìa del mercato" intende rafforzare questa prospettiva reale in alternativa agli estremismi dei vari Hofer, Le Pen, Orban e Petry in Europa.

Nel caso in cui non siate già sostenitori dal basso del film, vogliamo ora chiedervi di diventarlo. Fino al 1/07/2017 ogni contributo è come se valesse il doppio o il triplo! (v. sopra).

Invitiamo pertanto ad aiutarci a fare in modo che il film "In balìa del mercato" sia realizzato, con lo scopo di far crescere la nostra solidarietà, e salvarci dal pericolo di sprofondare in una concorrenza tra poveri, mentre i ricchi diventano più ricchi.

Per favore, fate girare questo appello attraverso i vostri canali (Facebook, Twitter, siti web ...)

Con una donazione si diventa un promotori del film. A partire da 20 € si riceve una copia del DVD, con la licenza per una proiezione non commerciale.

A partire da 100 € in poi i promotori sono classificati come promotori d'oro. Se lo desiderate il vostro nome sarà elencato nei titoli di coda.

Da 1000 € in poi i promotori si distinguono come promotori di sostenibilità. Sarete invitati alla premiére come ospiti d'onore.

I pagamenti devono essere effettuati sul conto: Beneficiario: IN BALÍA DEL MERCATO, GLS Bank, IBAN: DE 430.609.672.020.3462 milioni, BIC: GENODEM1GLS o tramite PayPal

 


Appello a supporto della realizzazione del film

IN   BALÍA  DEL  MERCATO   

Un film di Leslie Franke, Herdolor Lorenz, Alexanderr Grasseck e Stefan Corinth, 90 minuti

Aiutaci a realizzare un film che dimostri come si sia perduto il concetto di solidarietà tra lavoratori e come siamo tutti a rischio di competere soli gli uni contro gli altri mentre nel frattempo i ricchi diventano sempre più ricchi.

In Europa è in atto un cambiamento radicale. Sistemi sociali che si sono affermati in decenni stanno collassando. Il lavoro in particolare sta cambiando radicalmente. Questo è il contenuto del film “IN BALÍA DEL MERCATO “.

Solo 20 anni fa i 2 terzi degli lavoratori tedeschi avevano impieghi a tempo indeterminato e la previdenza sociale. Oggi siamo al 38%. Al momento, poco meno della metà di tutti i dipendenti stanno lavorando senza previdenza sociale. Lavorano tramite stage, con impieghi temporanei ripetuti nel tempo, tramite contratti precari e agenzie interinali! Oppure hanno impieghi totalmente precari come “crowd-workers” (piattaforme on line dove lavoratori possono offrire le proprie prestazioni agli “acquirenti”). Questa tipologia di lavoro è “ad offerta” e gli impieghi sono vinti di solito da chi propone la tariffa più economica: un correttore di bozze può fare la revisione di un libro di una nota casa editrice per un salario di 7,90 € all'ora. Questo non è nemmeno il salario minimo, ma il lavoratore è impiegato come free lance. Anche i professori universitari possono essere impiegati liberi professionisti. Su Internet, piattaforme come MyHammer offrono servizi di artigiani. Qui ottiene lavoro solo chi si offre per il salario orario più basso, per esempio 5,80 €. Aziende come Audi, Telekom Henkel, Deutsche Bank o la Coca Cola, e persino organizzazioni non governative come Greenpeace cercano manodopera su queste piattaforme. Anche persone con un buon livello di istruzione finiscono per dover fare 3 lavori per poter sopravvivere. Chi vuole competere in questa società deve essere preparato a questo fin dall'inizio. Questo tipo di competizione è già strutturale

Questi sviluppi non arrivano dal cielo ma dalle mani degli uomini! I principi del neoliberismo che prevedono uno stato poco interventista e mercati globali senza frontiere, sono nati in USA e Inghilterra. In Germania queste politiche sono state introdotte dal governo rosso-verde di Schröder / Fischer. Attraverso la riduzione delle imposte sulle società e la deregolamentazione del lavoro sono riusciti a fornire alle aziende tedesche enormi vantaggi sui costi da sostenere. Contemporaneamente il reddito reale tra il 2000 e il 2010 è crollato in media del 4,2 per cento. I dipendenti nella metà inferiore della piramide dei redditi hanno dovuto far fronte ad una riduzione dei salari reali compresa tra il 13,2 e fino al 23,1 per cento.

Concorrenza rovinosa.  Attraverso la riduzione delle imposte sulle società e la deregolamentazione del lavoro sono riusciti a fornire alle aziende tedesche enormi vantaggi e altrettanti svantaggi in altri paesi all'interno della zona euro appena creata. Alla fine la crisi finanziaria ha costretto alcuni di questi paesi ad abbassare nello stesso modo i loro standard di lavoro, per mantenersi competitivi. "Ho eseguito" è quello che ha detto il primo ministro italiano Matteo Renzi, durante la sua visita di Stato a Berlino. Aveva sottoscritto la deregolamentazione del mercato del lavoro, come già prima di lui Grecia, Portogallo e Spagna. Ma la deregolamentazione dei rispettivi mercati del lavoro non ha fino ad ora ridotto il tasso di disoccupazione in questi paesi. Al contrario: quasi tutti i cittadini europei stanno perdendo la previdenza sociale e vengono avviate ad una lotta competitiva che comprende sempre più settori della vita. Molte persone sentono che c’è qualcosa di sbagliato. Tuttavia questo non significa che non ci sia alternativa. La democrazia ha una possibilità solo se i cittadini diventano consapevoli. “ IN BALÍA DEL MERCATO ” si propone di essere uno strumento per raggiungere tale obiettivo.

Si tratta di un film dal basso, finanziato da coloro che vogliono vederlo e proiettarlo. I nostri ultimi progetti “Chi salva chi” e “Water makes money” hanno dimostrato che si possono influenzare le decisioni attraverso l’informazione e la mobilitazione

Investi nel film “ IN BALÍA DEL MERCATO“ e contribuisci a salvaguardare il tuo futuro

  • Con una donazione puoi essere promotore del film. Da 20 euro in poi riceverai un DVD con autorizzazione a proiezioni non commerciali
  • Da 100 E in su sarai classificato come Promotore d’Oro e se lo desideri sarai inserito nei crediti.
  • Da 1000 euro in su i promotori sono considerati sostenitori. Sarai invitato alla prima come ospite d’onore

Le coordinate per il pagamento sono: IN BALÍA DEL MERCATO,

GLS Bank,  IBAN: DE 49430609672020346200, BIC: GENODEM1GLS

180,000 Euro

È la cifra necessaria per realizzare dal basso il nostro film

 

Cordialmente
L’équipe del film
Leslie Franke, Herdolor Lorenz, Elisabeth Dobbler, Stefan Corinth et Alexander Grasseck